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Cosa vedere a Venezia, la top 10

Avvolta com'è da dalla foschia provocata dall'umidità e sommersa dai turisti provenienti da ogni parte del mondo, Venezia sembra quasi che non esista e che faccia parte solo dei nostri sogni. Eppure questa meravigliosa città non è solo la protagonista di molte cartoline e di qualche film, ma esiste realmente con i suoi ponti e i suoi gondolieri. Anzi Venezia lotta per resistere all'andamento delle maree che talvolta raggiungono dei livelli talmente alti che sembra vogliano rapirla e portarla sul fondo del mare per custodirla gelosamente. Venezia non è più solo una città ambita dagli sposi in viaggio di nozze e da coppie in cerca di romanticismo, ma è meta affollatissima e richiestissima da qualsiasi tipo di turista. E allora perdetevi pure tra i suoi sentieri caratteristici, Piazza San Marco, il Ponte di Rialto e quello dei Sospiri, per cogliere la vera e misteriosa essenza di questa città. Vi consigliamo 10 cose che non potete assolutamente perdere a Venezia per entrare a pieno nello spirito e nelle atmosfere di questa incantevole città.

Piazza San Marco a Venezia

Piazza San Marco è il primo posto che viene in mente a tutti quando si parla di Venezia. Il grande piazzale su cui sorge la Basilica, con la pavimentazione nascosta da migliaia di grossi piccioni che attendono, non proprio pazientemente, i turisti lanciatori di molliche e semi, è forse l'immagine più famosa di Venezia. Prima dell'arrivo delle reliquie di San Marco e della conseguente costruzione della Basilica, quest'area era semplicemente un grande orto, attraversato dal rio Batario, poi interrato per volere del Doge Vitale II Michiel. Oggi Piazza San Marco è l'unico spazio ampio di Venezia denominato "piazza", tutte le altre zone con questa caratteristica vengono chiamate "campi". E' diventata l'immancabile meta di tutti i turisti di Venezia che fanno a gara per farsi fotografare mentre stormi di piccioni sporchi e obesi, li assalgono per portar via dalle loro mani ogni più piccola briciola di cibo. Piazza San Marco, che negli anni della Repubblica ospitava fiere, tornei, processione, e la caccia ai tori, oggi è circondata da bar molto costosi, dove ci si può accomodare ed assistere in diretta al remake de "Gli uccelli"di Hitchcock, con l'eccezione che le "vittime" dei pennuti sorridono, visibilmente felici.

È il salotto di Venezia, l’unica a chiamarsi piazza. Un trapezio articolato e arioso con porticati da ambo i lati, caffè storici e orchestrine all’aperto.

Culmina con la facciata in mosaico e le linee orientali delle cupole di San Marco.

Salita al campanile di San Marco

È l’osservatorio privilegiato per godere il panorama completo dell’intera città di Venezia dall’alto. Si acquista il biglietto per l’ascensore (8 euro) si fa un po’ di fila ma ne vale la pena, per una vista che toglie il fiato.

Palazzo Ducale a Venezia

A questo palazzo i veneziani tengono molto perché è il custode della loro storia e il protagonista di molti avvenimenti importanti per la città di Venezia. Palazzo Ducale era esattamente dov'è adesso durante il periodo della Repubblica, ha superato le successive dominazioni ed era sempre in piedi quando Venezia è stata annessa allo Stato italiano. Presenza costante e fedele della città di Venezia, lo stile del Palazzo Ducale ha subito molte variazione, dettate dalla lunga serie di terribili incendi che ne hanno determinato, negli anni, significativi cambiamenti. L'importanza politica del Palazzo, che ha accolto i Dogi della storia della Repubblica di Venezia, fu sottolineata anche da Napoleone Bonaparte quando, nel 1797 lo rese il centro della sua amministrazione, dopo aver conquistato la città. L'importanza storica del Palazzo Ducale di Venezia è testimoniata anche dall'ingente somma versata dalle casse del neonato Stato italiano, in favore di una ristrutturazione totale della costruzione. Nonostante il bilancio pesantemente passivo dell'Italia unificata, che si era accollata i debiti di tutti gli Stati confluiti sotto il tricolore, non si badò a spese per dare ad uno dei più importanti simboli di Venezia, una nuova veste

Informazioni per la visita a Palazzo Ducale

Quando: dal 22 marzo al 2 novembre dalle 9 alle 19 (biglietteria 9-18), dal 3 novembre al 21 marzo dalle 9 alle 17 (biglietteria 9-16).
Quanto: Con la San Marco Museum Plus si acquista l'ingresso per tutti i Musei di Piazza San Marco (Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana) più uno a scelta degli altri appartenenti ai Musei Civici Veneziani al prezzo di 13 € per il biglietto intero, e 7,50 € per il ridotto.

Canal Grande di Venezia

I veneziani lo chiamano *Canalazzo ma non è un nome dispregiativo, è soltanto il loro modo di identificare il Canal Grande. Il Canal Grande attraversa Venezia per ben 4 chilometri dividendo in due parti il centro storico della città. Ben più antico della stessa città, il Canale ha una forma di S al contrario e in alcuni punti raggiunge anche i 5 metri di profondità. La sua ampiezza varia in base alle zone della città, ci sono dei luoghi in cui è largo ben 70 metri. Se volete osservare ed ammirare la città da un punto di vista diverso, partecipate al tour sul Canal Grande, che parte dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia fino a Piazza San Marco per offrivi uno scenario meraviglioso. I palazzi che si affacciano sul Canal Grande sono tutti rivolti verso il corso d'acqua, e durante il tour sembrano fare a gare per catturare l'attenzione dei turisti. Osservando la bellezza dei palazzi, l'armonia delle costruzione e gli stretti vicoli che si intravedono mentre il battello procede lentamente verso Piazza San Marco, potrete capire perché Venezia è, da sempre, una delle città più amate del mondo.

Tour in vaporetto su Canal Grande

Per ammirare la lunga sequenza dei palazzi che si affacciano su Canal Grande le Linee 1 e 2 vanno dalla stazione ferroviaria Santa Lucia fino a Piazza San Marco. Assicuratevi i posti di testa per vedere al meglio:

Tour in motoscafo

Il modo più bello ed esclusivo per godere la pittoresca vista di piccoli ponti e scorci inediti. E cogliere l'atmosfera magica che circonda ogni singolo palazzo o monumento. Tel. 041 5222303, www.motoscafivenezia.it

I ponti di Venezia

Non è facile contarli uno ad uno, perché i ponti di Venezia sono ben 354! La città lagunare ha un rapporto morboso con i suoi ponti perché ne ha disperatamente bisogno per collegare diverse zone fra loro e rendere gli spostamenti un po' più agevoli. I veneziani hanno saputo trasformare un'esigenza in una nota distintiva della città: Venezia è caratteristica proprio per tutte queste "mezze lune" che si incontrano lungo i canali. Il più celebre, forse, è quello dei "Sospiri", ma non tutti sanno che il suo nome non deriva dai languidi sospiri degli innamorati che vi passano sotto, giurandosi amore eterno. Pare che i sospiri che danno il nome al ponte, siano quelli dei condannati che venivano condotti nelle vicine carceri e, guardando per l'ultima volta la città, si lasciano assalire dallo sconforto. Il più recente ponte di Venezia, lo spettacolare Ponte della Costituzione, è stato ideato e costruito dal grande architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il Ponte, commissionato nel 1997, dopo una gestazione da elefante dovuta ad errori di progettazione e dubbi sulla sua stabilità, è stato aperto al pubblico nel 2008 e soltanto un anno dopo, ha avuto la definitiva approvazione tecnica.

Il ponte di Rialto si può raggiungere a piedi o in vaporetto. Dalla stazione si cammina lungo Lista di Spagna e poi su Strada Nuova fino al Campo Santi Apostoli.

Da qui in 5 minuti si giunge a Rialto, e vicino a Ca' d'Oro, in Campo Santa Sofia, c’è il traghetto delle gondole e con 50 centesimi si è dall’altra parte.

Museo Peggy Guggenheim a Venezia

La collezione Peggy Guggenheim è la più prestigiosa raccolta italiana dedicata all'arte europea ed americana della prima metà del 1900. In questo museo troverete i capolavori dei più importanti ed affascinanti artisti del periodo: Pollock, de Chirico, Picasso, Kandinsky, Brancusi e Duchamp. Particolarmente interessante è la Collezione Gianni Mattioli, uno dei più grandi collezionisti del Novecento, in cui spiccano i più grandi artisti del Futurismo italiano come Sironi, Carrà, Soffici, Rosai, alcuni quadri di Morandi e un bellissimo ritratto di Amedeo Clemente Modigliani. Il museo si trova nell'unico palazzo incompleto di Venezia, il Palazzo Venier dei Leoni, comprato dalla Guggenheim per realizzare il più grande museo sull'arte moderna degli anni '50. Peggy ha passato la sua vita avendo come unico obiettivo quello di realizzare un museo che valorizzasse le opere delle avanguardie di tutto il mondo. La sua passione non è stata fermata neanche dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale: negli anni del conflitto, infatti, la Guggenheim ha continuato a girare per l'Europa, incurante dei pericoli, alla ricerca delle opere che intendeva inserire nella sua prestigiosa collezione. La forte personalità di Peggy Guggenheim ha permesso ai suoi artisti di diventare senza dubbio i più conosciuti rappresentati dell'Espressionismo Astratto americano.

Quando: tutti i giorni 10:00 - 18:00.
Mai: il martedì e il 25 dicembre.
Quanto: intero 12 €, ridotto 7 €
Come: Da Piazzale Roma o Ferrovia: vaporetto linea 2, direzione Lido, fermata Accademia; vaporetto linea 1, direzione Lido, fermata Accademia o Salute.
Da Piazza San Marco: vaporetto linea 2, direzione P. Roma, fermata Accademia; vaporetto linea 1, direzione P. Roma, fermata Salute o Accademia

Museo Correr a Venezia

Questo Museo è nato dalla passione di Teodoro Correr, uno dei più importanti collezionisti della laguna. Correr è stato molto abile ad ingrandire la sua collezione nel corso degli anni. Nato nel 1750, Correr sfruttò la sua grande abilità nell'impossessarsi di quadri, oggetti e ornamenti a prezzi molto convenienti. Negli anni della Serenissima e durante le successive dominazioni straniere, le nobili famiglie che videro assottigliarsi il loro patrimonio furono davvero molto. Una situazione a dir poco ottimale per il ricco Correr, che riuscì ad acquistare pezzi importanti della sua collezione, approfittando della svendita di alcune importanti famiglie veneziane. Correr collezionava tutti gli oggetti che catturavano la sua attenzione, senza alcuna logica museale e quando morì, lasciò tutti i suoi beni alla città di Venezia con indicazioni ben precise su come organizzare il museo. La collezione Correr comprende stampe, libri, quadri, manoscritti, argenti, legni, avori, sigilli, armi e oggetti di numismatica e storia naturale, conservati in ottimo stato grazie alla grande cura che il collezionista dedicava ai suoi preziosi oggetti. Vincenzo Lazari fu incaricato di ordinare la mostra ma, oltre arricchirla di nuove donazioni, distrusse arbitrariamente molti documenti che egli non riteneva dovessero diventare di pubblico dominio.

Quando: 1° aprile - 1° novembre 10:00 - 19:00; 2 novembre - 31 marzo 10:00 - 17:00.
Mai: 25 dicembre, 1° gennaio.
Quanto: intero € 13, ridotto € 7, 50. Un unico biglietto consente l'ingresso a: Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Come: dalla stazione vaporetti Linea 41, fermata San Zaccaria; Linea 2, Linea 1, fermata Vallaresso o San Zaccaria

Cosa mangiare a Venezia

Nella gastronomia della laguna la bontà dei piatti iniziadagli antipasti, che sono sicuramente il pezzo forte del menù. I banconi dei "bacari", ovvero le osterie, sono un vero trionfo per gli occhi e per il palato perché sono colmi di "cicchetti", i tipici antipasti veneziani da assaporare con un "ombra de vin". Non vi resta che scegliere quello che preferite tra verdure e chele di granchio fritte, soppressa con polenta o mezzo uovo con acciughe. Per i primi piatti, invece, una delle portate più tipiche del menù è sicuramente il celeberrimo risi e bisi, altrove conosciuto come risotto con i piselli, che veniva mangiato dai Dogi il 25 aprile, in onore del Santo patrono della città. Molto buoni anche gli spaghetti con le vongole, o cucinati con il nero di seppia, con pesce rigorosamente locale. Da queste parti poi, gode di una misteriosa venerazione la pasta e fagioli, piatto immancabile sia nelle case che nelle osterie di tutta Venezia. Per concludere il vostro pranzo lagunare non vi resta che scegliere un secondo: imperdibile, solo per stomaci forti, il fegato alla veneziana, che ha la sua caratteristica nella grande quantità di cipolla con cui è condito, accompagnato da un assaggio di "castrature", i carciofi tipici coltivati nelle isole della Laguna.

Shopping a Venezia

Passeggiando per le stradine e i vicoli di Venezia potrete fare acquisti sia in boutique lussuose e molto eleganti, che curiosare nei caratteristici negozietti di souvenir dove farvi ispirare per acquistare regali e gadget da portare ad amici e parenti. Gli amanti delle griffe potranno dirigersi verso Piazza San Marco, dove troveranno i negozi degli stilisti italiani più importanti come Fendi, Dolce & Gabbana, Prada, Giorgio Armani, Valentino, Versace e Missoni. La città dei Dogi inoltre è ricca di gioiellerie molto prestigiose, che mettono in mostra bellissime opere firmate Bulgari, Damiani, Cartier e Pomellato. Nonostante sia una città molto aristocratica Venezia è anche piena di caratteristiche botteghe di antiquari ed artigiani che espongono finissimi e pregiati tessuti, capi di abbigliamento più unici che rari e le famose maschere di ceramica, utilizzate per il carnevale. Se siete amanti degli oggetti tipici, non potete tornare a casa senza almeno un cappello di carnevale in velluto e le furlane, quelle ridicole pantofoline originariamente utilizzate come calzature "da lavoro" dai gondolieri di Venezia. Non potete andare a Venezia e visitare, anche solo di passaggio le isole di Burano e Murano, dove potrete trovare merletti rifiniti e meravigliosi oggetti in vetro soffiato.

Uscire la sera a Venezia

Venezia è la città romantica per eccellenza e a vederla di sera capirete sicuramente perché viene appellata in questo modo. Dopo aver cenato in un ristorantino dalle luci soffuse, potrete passeggiare mano nella mano tra i vicoli accoglienti nonostante la penombra. Nei luoghi di maggiore attrazione turistica come Piazza San Marco, che sia giorno o notte cambia davvero poco, c'è sempre tanta gente in giro. Ma se vi allontanate dalla Basilica, e vi addentrate nelle calle di Rialto, potrete scoprire scorci di città dal fascino davvero impareggiabile. Ma se siete alla ricerca di sere più frizzanti e meno romantiche, a Venezia la notte ha anche un lato "scatenato" per passare ore un po' più movimentate. Potrete ballare fino all'alba nelle discoteche veneziane più alla moda, o consumare squisiti cocktail nei numerosi pub, club, bar e locali notturni della città. Cominciate pure la vostra serata con un buon aperitivo che oltre a stuzzicarvi l'appetito, sarà un'ottima occasione per conoscere un po' di gente e fare quattro chiacchiere, e poi sarete pronti per una nuova avventura notturna! Se poi siete nella città lagunare durante il carnevale sarete completamente avvolti dall'atmosfera di festa del famosissimo Carnevale di Venezia, che poco ha da invidiare a quello di Rio!

Dove dormire a Venezia

Sarà anche una città vista e rivista di cui tutti parlano e che tutti conoscono almeno per sentito dire, ma Venezia è ancora molto corteggiata dai 18 milioni di turisti che ogni anno si aggirano per i suoi vicoli e vicoletti. La cosa singolare però, è che i visitatori non si fermano a dormire a Venezia, la guardano e la ammirano per un'intera giornata e poi fuggono via, avranno forse paura di innamorarsene perdutamente? Venezia invece è pronta ad accogliere i suoi turisti con una moltitudine di strutture ricettive in cui dormire: dagli hotel molto lussuosi che si affacciano sul Canal Grande, agli accoglienti bed & breakfast, fino agli agriturismi ed ostelli. Dormire a Venezia, soprattutto nella zona di Piazza San Marco, può arrivare a costare veramente tanto. Certo godrete dell'indescrivibile fascino del crepuscolo sui canali della laguna, ma se vi accontentate di svegliarvi la mattina, aprire le finestre e vedere soltanto il muro del palazzo di fronte, potrete trovare alloggi davvero molto conveniente. I B&B più economici si trovano sulla terra ferma di Mestre, che è perfettamente collegata a Venezia, e vi permette di raggiungere i principali monumenti della città lagunare in pochi minuti.

Visitare Venezia, alcune dritte

Volete proprio fare il tradizionale giro in gondola? Sappiate che le tariffe comunali sono: 40 minuti per 6 persone con itinerario personalizzato a 80 euro; di notte 100. Chi vi chiede di più o vi canta “O sole mio” è da evitare.

Per un bel reportage fotografico sul Canal Grande, il giro in vaporetto fatelo nel tardo pomeriggio, quando non c’è calca. Con la luce morbida le immagini verranno benissimo.

Quando siete in piazza San Marco dirigetevi verso il lussuoso Danieli, spingete la bussola ed entrate: la hall, bellissima, è visitabile.

Come arrivare a Venezia se si parte dal centro o sud Italia? La soluzione principale e pratica è in aereo ma vi consigliamo di controllare prima costi e orari dei treni. Ultimamente la nuova compagnia Italo ha inserito orari e prezzi vantaggiosi per i collegamenti dal centro italia con Venezia anche in giornata ...

Visitare cinque luoghi sconosciuti anche ai veneziani

1° visitare un casino e spiare da uno spioncino
Nel Settecento il gioco era un'attività piuttosto diffusa tra i veneziani. Tale era la richiesta che a metà del secolo si contavano ben 118 casini nei pressi di Piazza San Marco, luoghi privati e raccolti in cui si scommetteva a dadi, a carte, si conversava liberamente e ci si svagava in compagnia. Il Casino Venier era tra quelli e oggi è, senza dubbio uno, dei più affascinanti rimasti intatti in città. Dal 1987 è sede dell'associazione culturale italo francese Alliance Française. Oltre a corsi di lingua, iniziative culturali e rassegne cinematografiche, è aperto a visite pubbliche interessanti e divertenti. Si trova fra Rialto e San Marco, nel mezzanino di un edificio poco appariscente e da fuori non si può minimamente immaginare la ricchezza custodita all'interno. Entrateci, fatevi raccontare la storia del luogo, affacciatevi segretamente da il "liagò", un piccolo poggiolo coperto che guarda sul Ponte Baretteri e poi scoprite lo spioncino nel pavimento di marmo della sala d'ingresso: serviva a guardare senza essere visti chiunque si trovasse davanti alla porta d'ingresso, proprio sotto il ponte, e in caso, decidere di scappare all'ultimo minuto.

2° scoprire la pozione segreta che curava ogni male
Proprio di fronte alla farmacia d'angolo tra campo Santo Stefano e la calle dello Spezier (sinonimo di farmacista) è rimasto impresso nel pavimento un dettaglio dimenticato. Lo vedete nella gallery sopra. Di cosa si tratta? È uno dei tre buchi circolari che, nel tempo, i pesanti calderoni utilizzati dai farmacisti veneziani hanno lasciato durante la preparazione della Teriaca, una pozione (quasi) magica che guariva un gran numero di malattie e che a Venezia solo quaranta farmacie avevano ottenuto il permesso di realizzare. L'ingrediente più diffuso era la polvere di vipera, altri originali come il corno di liocorno (in realtà un dente di narvalo di quelli che oggi si vedono al Museo Correr) e l'oppio. Insieme alle spezie importate dall'Oriente dovevano essere esposti pubblicamente per tre giorni per garantirne l'autenticità (incluso le vipere vive). Poi, sotto gli occhi del Magistrato della Sanità, iniziava la vera e propria fabbricazione alchemica dei decotto, i cui pregi sembravano infiniti e dicevano di guarire dalla peste, alle punture di scorpione, alla turbercolosi. Nel XVII secolo Venezia godeva di fama modiale per la preparazione della Teriaca, a tal punto da esportarlo in Europa, Turchia e Armenia. L'avreste mai detto guardando la mattonella sopra?

3° Guardare Palazzo Ducale come un condannato a morte
Due colonne del loggiato superiore del palazzo sono rosa, mentre tutte le altre sono bianche. Un dettaglio piuttosto evidente di giorno, eppure sembra che in Piazza San Marco pochi ci facciano caso e, soprattutto, si interroghino sul perchè. Ebbene il motivo è questo: in quel punto il Doge prendeva posto per annunciare le sentenze di morte e per l'esecuzione il patibolo veniva collocato proprio tra quelle due colonne, di fronte alla Torre dell'Orologio, in modo che il condannato potesse vedere l'ora esatta della sua fine. Il rosa? Ricorderebbe il colore del sangue dei condannati. E avete mai notato che sul lato sud-ovest di Palazzo Ducale di notte si vedono due piccole luci sempre accese? Sono li per ricordare uno dei pochi errori giudiziari della Serenissima, quello che hanno portato un uomo innocente - il fornaio Piero Tasca (torturato fino a falsa confessione) - ad essere condannato a morte il 22 marzo 1507.

4° Pranzare a Castelletto nel quartiere delle "Carampane"
Alla Trattoria Antiche Carampane, in assoluto uno dei posti migliori dove mangiare a Venezia. E non ci si arriva per caso, nascosto com'è tra calli e campielli, vicino al mercato del pesce di Rialto e a Campo San Polo. È uno di quegli indirizzi che viene suggerito e poi si custodice con cura. Il locale è frequentato da un selezionata clientela fatta di veneziani e di turisti che non amano sentirsi tali (tra cui anche l'attrice Audrey Tautou e Mr Cipriani). Non a caso un cartello all'entrata avverte: "No Pizza, No Lasagne, No Menù Turistico". Non è pretenzioso, l'atmosfera è quella piacevole di una trattoria a gestione familiare e il menù è da leccarsi i baffi: principalmente a base di pesce, freschissimo e selezionato con cura al mercato ogni mattina. E proprio per questo la domenica e lunedì e chiuso. Sapete il perchè? I pescatori non lavorano di domenica e quindi un ristorante specializzato in pesce che si rispetti (come questo) non potrebbe fare altrimenti! Con la bella stagione si può scegliere anche un tavolo all'aperto. Andateci e non ve ne pentirete! E i più audaci scopriranno cosa i veneziani intendono con il termine carampana, che non è quello in uso oggi di «donna attempata e vistosa».

5° Fare la spesa bio come un vero giudecchino
All'interno del carcere femminile della Giudecca di Venezia esiste uno spazio di 6.000 metri quadrati utilizzato come orto dal Convento delle Convertite. Battezzato "Orto delle Meraviglie" è curato da una decine di detenute senza l'impiego di macchinari, concimi o prodotti chimici. Non tutti i veneziani lo sanno ma le nonnine della Giudecca si mettono in fila ogni giovedì mattina tra le 9 e le 10 per aggiudicarsi la loro frutta e verdura bio: gustosa, sana e meno costosa rispetto ad altri mercati. Dal giugno 1997 è, infatti, possibile acquistare circa una trentina di ortaggi diversi direttamente da un banco di vendita nei pressi del carcere. E sappiatelo, non c'è ne mai abbastanza per tutti, quindi meglio essere puntuali per essere i primi della fila.